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Poggio 

 

Poggio è una frazione del comune di Otricoli (TR).

Il castello si trova a 384 m s.l.m., sul fianco di monte San Pancrazio (1.028 m), ed è abitato da 388 residenti.

Il territorio di Poggio costituisce un'isola amministrativa del comune di Otricoli: esso va dai 108 m della pianura sino ai 975 m delle cime montuose ed è occupato in totale da 448 abitanti.

Il monte San Pancrazio ed il monte Cosce rappresentano le punte del territorio dell'alta Sabina: tra di esse scorre il confine provinciale tra Terni e Rieti.

 

Noto nel passato come Castrum Podii Medii oppure Poggium Moggii, viene nominato per la prima volta in un documento del 1237, un atto di vendita del castello ivi esistente ai narnesi Tebalduccio Dorgani e Piergentile. Nel 1277 Narni accetta la sottomissione dei Poggiani, cosa riconfermata in documenti del 1371.

Ancora nel XVI secolo è soggetto a Narni e al comune deve pagare delle tasse in occasione della festività del patrono san Giovenale, nonché inviare i suoi uomini in occasione di attività militari.

Vi furono poi delle contese con il comune di Calvi, che cessarono nel 1764 con un atto di transazione ufficiale.

Infine, nel 1815, il castello fu appodiato ad Otricoli per poter continuare ad esistere.

Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, vi si svolse un'importante battaglia.

Il Castello, caratterizzato da un dongione quadrangolare posto lungo le mura. Esse sono interrotte da 7 torri, di piccola dimensione. Oltre alla funzione difensiva è importante anche la valenza religiosa: al di fuori di esso si trova infatti il pomerio, ossia un terreno dove era vietato edificare e coltivare;

Chiesa di San Nicola (XV secolo), con una facciata caratterizzata da un arco e da un campanile a vela. All'interno si trovano dipinti del XVII secolo ed un fonte battesimale del XVI secolo.

Il Castello Alvelino (X-XV sec. circa) presso il ponte Arverino era il castello di Albininum, detto anche Alvinum o Albinianum. Situato sul monte omonimo, nei pressi di Poggio, era anticamente una città fondata nel medioevo e abbandonata nel '500 in seguito ad un'epidemia di peste che colpì la zona. Ora la zona è circondata e coperta dal bosco e lasciata all'arbitrio del tempo e degli alberi. Il suo nome potrebbe essere in rapporto con il nobilis vir Albinus "de civitate Utriculana" ricordato nel regesto di Farfa del 1091. La notizia più interessante che lo riguarda risale al tempo di Gregorio VII (1073-1085). Esso era considerato evidentemente importante per la sua posizione al confine con laSabina e il castello di Poggio ancora non esisteva. Il castello non poteva essere alienato per alcun motivo; gli abitanti avrebbero goduto di un trattamento speciale nel pagamento delle tasse; i maiores avrebbero pagato 6 denari l'anno, i mediocres 4 e i minores 2. Il ricordo è conservato nella toponomastica, col ponte Arverino e col fosso che nelle antiche mappe ha il nome di Arverino.

 

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